A seguito della diaspora di utenti che ha lasciato i server di Advanced Warfare un po' più vuoti del previsto, Treyarch ha deciso di usare molte più cautele per il suo Black Ops 3. Oltre a mostrarsi in forma giocabile fin dalla prima presentazione alla stampa, il nuovo Call of Duty si concede quindi al pubblico in versione Beta, evento più unico che raro per l'annuale shooter di Activision.
Chiunque abbia già effettuato il pre-order potrà insomma provare con mano le novità di questo (ennesimo) capitolo futuristico, saggiando le abilità degli specialisti per poi dare al team di sviluppo i suoi preziosi feedback.
La beta -altro cambiamento storico per la saga- si giocherà prima su PlayStation 4 e poi sulle altre piattaforme. Quasi 13Gb di download per avere l'occasione di testare 8 specialisti (sui nove inclusi nella versione finale) e quattro mappe: ecco le nostre prime impressioni.
Specializzatevi!
All'avvio del client ci viene concesso un solo "gettone di sblocco", che ci permette di scegliere lo specialista con cui iniziare. Ce ne sono quattro, inizialmente, mentre gli altri si renderanno disponibili salendo di livello. Oltre ad individuare il personaggio che preferiamo usare, dovremo scegliere anche quale delle sue abilità distintive vogliamo sfruttare. Nel caso in cui vi siate persi gli ultimi aggiornamenti, Black Ops 3 introduce una serie di personaggi che, oltre a portarsi dietro il solito sistema di classi, Pick 10 e Killstreak, hanno una skill speciale che si ricarica con il tempo e con le uccisioni. Un sistema, nell'ottica del team di sviluppo, per dare anche ai giocatori meno abili l'occasione di sfogarsi un po': la barra non si svuota alla morte, e questa super mossa potrà insomma essere sfruttata anche nel caso in cui non si riesca in nessun modo ad imbeccare una killstreak.
Ciascuno Specialista, in ogni caso, può usare la super per attivare un'arma letale o un'abilità particolarmente potente. Battery, soldatessa tutta d'un pezzo con il sigaro sempre in bocca, può ad esempio sfruttare un lanciagranate che spara proiettili a frammentazione, oppure un'armatura cinetica, che la protegge per qualche secondo dai colpi al corpo.
Nonostante sulle prime la meccanica degli specialisti possa sembrare interessante, in grado di aggiungere un po' di varietà ad un'esperienza multiplayer altrimenti davvero troppo simile a quella dello scorso Black Ops, i problemi di bilanciamento che già avevamo postulato dopo il primo contatto si manifestano fin dalle prime ore della beta. Ci sono alcune skill evidentemente meno utili di altre, come lo sprint di Ruin (Overdrive) o l'arma primaria di Prophet (la Tempest), davvero troppo lenta nel far fuoco, ed altre che permettono invece di esibirsi in massacri indiscriminati.
In assenza di una meccanica che limiti l'utilizzo di certi Specialisti (anche tutti i giocatori della partita possono usare lo stesso), il timore che abbiamo è che le scelte degli utenti possano diventare ben presto monotone, una volta individuate le abilità più utili. Nei match Domination, ad esempio, vanno forte le Gravity Spike di Ruin: una sorta di attacco ad area che può disintegrare un intero team appostato nei pressi del punto di controllo.
Stiamo ancora giocando per sbloccare tutti gli Specialisti presenti nella beta, ma al momento Black Ops 3 non ci è sembrato attentissimo al bilanciamento, e ci chiediamo quali saranno le reazioni della community di giocatori competitivi.
Impressioni positive, invece, per la mobilità ed il sistema di movimento completamente riscritto. Sprint infinito, un jetpack per allungare le traiettorie dei salti, una "wallrun" molto simile a quella di Titanfall e persino una scivolata rapidissima. Pad alla mano i ritmi di gioco funzionano, la sensazione di controllo sul proprio personaggio è ben avvertibile, ed il feeling è molto diverso rispetto a quello di Advanced Warfare. Non tutte le introduzioni si salvano davvero: correre sui muri, nonostante la possibilità di mirare, rischia di trasformarci in bersagli troppo visibili e troppo esposti, e siamo certi che gli utenti sfrutteranno molto raramente le doti atletiche degli Specialisti. La wallrun sarà utile, semmai, per raggiungere certe aree della mappa più in fretta o usando "sentieri" alternativi, ma usarla in campo aperto è praticamente escluso. Stessa cosa per la possibilità di nuotare, davvero molto marginale.
La scivolata sostituisce in maniera più che degna il tuffo in salto, rappresentando per gli utenti più abili uno strumento efficace per fregare qualche avversario, mentre il jetpack è utile per muoversi con poche costrizioni, ma in maniera meno scattosa rispetto ai salti degli esoscheletri EXO.
Complice anche una dimensione abbastanza contenuta delle mappe, l'azione è incalzante, e raggiungere i "punti caldi" dello scontro è sempre questione di pochi secondi. Rispetto alla nostra prima prova sembra essersi ridotto notevolmente il "time to kill", e gli scontri diretti si risolvono in maniera abbastanza fulminea. Avremmo forse preferito ritrovare gli andamenti un po' meno schizzati di Black Ops2, ma la direzione intrapresa da Treyarch sembra purtroppo essere diversa.
Il sistema Pick 10 e le Scorestreak, invece, vengono direttamente dal precedente lavoro del team di sviluppo, portandosi dietro un impianto molto più bilanciato rispetto a quello di Ghosts.
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